Vuoi un campo? Insegna la nostalgia dell’erba!
Conosci questa frase di A. de Saint-Exupéry (autore del libro “Il Piccolo Principe”)?
“Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini. Ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”
Siamo rugbisti old la cui dotazione di realismo e autoironia cresce con il diminuire dei muscoli e dell’energia!
Nell’estate del 2016 abbiamo visto una nuova frontiera, cogliendo una grande sfida: realizzare con le nostre mani, dal nulla, un campo che diventasse ‘casa’, luogo di sport, ma anche d’incontro e memoria condivisa, luogo nel quale potessimo sviluppare anche il Minirugby.
Di solito accade il contrario! Prima Minirugby, poi agonismo giovanile, agonismo senior, infine i veterani… MA non è il nostro uno sport che nasce da una trasgressione da parte di Webb Ellis?
A Webb Ellis viene riconosciuta l’invenzione del gioco del rugby in quanto, durante un incontro di football tra allievi della Rugby School nell’omonima città inglese, egli prese la palla con le mani (all’epoca permesso dal regolamento) e la depositò correndo (cosa non permessa) nell’area di porta avversaria.
E, allora, non ci si stupisca più di tanto!
Parafrasando quindi Saint Exupery…
Abbiamo serrato le fila, preso gli attrezzi e diviso i compiti, imparato a vangare, rizollare e seminare, ma soprattutto suscitato, in tutta la compagine, la nostalgia e il desiderio di un più vasto Rugby… alla portata di tutti, adulti, bambini, giocatori e non giocatori!
Il Minirugby dei Triari, grazie a questo nuovo campo, ha iniziato il proprio percorso formativo.
Ora la situazione è cambiata, di campi ne abbiamo battuti, ma la nostra energia e il nostro spirito sono uguali a quelli tirati fuori durante quei faticosi, ma appaganti lavori!